Sachsenhausen

Il campo di concentramento di Sachsenhausen è stato uno dei più famosi campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Si trovava a circa 35 km a nord di Berlino, in Germania.
Il campo di Sachsenhausen venne aperto nel 1936 e fu utilizzato principalmente per rinchiudere e punire i dissidenti politici del regime nazista. Tuttavia, nel corso della guerra, il campo divenne sempre più un luogo di deportazione per ebrei, oppositori politici, omosessuali e altri gruppi considerati “indesiderabili” dal regime nazista.
I prigionieri del campo di Sachsenhausen erano sottoposti a condizioni estremamente dure e inumane. Erano costretti a lavorare per 12-14 ore al giorno in condizioni estreme, con scarsa alimentazione e senza adeguato riposo. Molti prigionieri morirono a causa delle condizioni di vita estreme, mentre altri furono uccisi dalle SS, le forze di sicurezza naziste.
Nel campo di Sachsenhausen vennero eseguiti anche numerosi esperimenti medici sui prigionieri, molti dei quali si conclusero con la morte dei soggetti coinvolti.
Il campo di concentramento di Sachsenhausen fu liberato dalle truppe sovietiche nel 1945, ma non prima che migliaia di prigionieri avessero perso la vita. Oggi, il campo di Sachsenhausen è stato trasformato in un memoriale per commemorare le vittime dell’Olocausto e ricordare gli orrori del regime nazista.